Wechat e Enit insieme per promuovere l’Italia sul mercato cinese

Wechat e Enit mercato cinese

È stata firmata un’importante intesa tra Italia e Cina, tesa a favorire i flussi turistici dal gigante asiatico al Belpaese. A siglare l’accordo ENIT, l’Ente Nazionale del Turismo, e WeChat, la piattaforma digitale che domina il mercato cinese, i quali hanno dato vita ad un apposito evento per reclamizzarlo, denominato “Welcome with Weixin Alliace”.

A organizzare il tutto è stato Tencent, altro azienda di spicco del panorama cinese, a sua volta nel settore dell’intrattenimento videoludico. Tra gli intervenuti, l’amministratrice delegata di ENIT, Ivana Jelinic, Gianluca Caramanna, consigliere per il Ministero del Turismo, e Ma Fengming, il quale ricopre il ruolo di direttore generale per il marketing internazionale di WeChat.

L’accordo prevede una serie di iniziative, tra le quali spicca un videogame dedicato alla Venere, su cui è già stata impostata la campagna nota come Open to Meraviglia, che ha destato notevoli polemiche qualche mese fa. Inoltre, è previsto un programma di streaming dal vivo che sarà affidato a noti influencer cinesi, cui spetterà il compito di far conoscere meglio alcune delle tante attrazioni disseminate lungo il territorio nazionale.

Il motivo che ha spinto WeChat all’accordo con ENIT è da individuare nel fatto che l’azienda cinese ormai da tempo collabora con l’ente. Una partnership rivelatasi prodiga di soddisfazioni per il nostro Paese, consentendogli di posizionarsi al primo posto tra le mete turistiche europee verso cui si indirizzano i flussi della Cina.

L’accordo arriva in un momento molto particolare nei rapporti tra i due Paesi. Dopo aver aderito alla cosiddetta Silk Road, il governo italiano ha infatti deciso di uscirne, cercando allo stesso tempo di non deteriorare i rapporti con un mercato fondamentale per il Made in Italy.

Un desiderio che sembra aver trovato una sponda a Pechino, favorito dalla necessità per il governo locale di avere alleati in un momento in cui i rapporti commerciali con l’Unione Europea sono entrati in fibrillazione. In particolare, proprio negli ultimi giorni è stata annunciata un’inchiesta da parte della Commissione europea sui prezzi troppo bassi delle auto elettriche cinesi. Un annuncio che ha provocato l’accusa di protezionismo da parte di Pechino.

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News  01-10-2023