Prendere casa in affitto: cosa sapere per evitare le problematiche più comuni

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Molte persone decidono di prendere in casa in affitto e accantonare l’ipotesi di procedere ad una compravendita. In alcuni casi si tratta della scelta migliore, in altri di una decisione temporanea da rivedere in un secondo momento. Nella maggior parte dei casi, però, possono insorgere delle problematiche piuttosto fastidiose da gestire. Come fare per evitarle? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.

I vantaggi di prendere una casa in affitto

Al giorno d’oggi il mercato immobiliare è in costante oscillazione, motivo per cui la stessa casa potrebbe valere una fortuna il giorno prima e molto poco il giorno dopo. Questo è uno dei motivi per cui gli avventori pensano bene prima di procedere ad un acquisto simile.

Molte persone, invece, decidono di puntare sull’affitto in quanto non hanno i soldi da investire sull’acquisto di una casa e non hanno nemmeno i requisiti per accendere un mutuo o richiedere un prestito.

È sicuramente più facile gestire la rata di affitto anziché pensare a tutte le tasse da pagare in merito ad un acquisto della casa. Per non parlare poi di quando non si hanno le idee chiare in merito alla casa che si vuole abitare. In queste fasi di transito ci si appoggia su una casa che riesce ad ospitare il diretto interessato per un periodo di tempo limitato. La soluzione in questione permette di lasciare la casa senza troppi problemi in quanto basterà dare la disdetta e non occuparsi di vendere la casa come accadrebbe in caso contrario.

Cosa sapere prima di concedere una proprietà in affitto

Se si è in possesso di una seconda casa da concedere in affitto è bene prendere alcuni accorgimenti prima di intraprendere questa nuova avventura. Si tratta infatti di concedere, seppur temporaneamente, la propria casa a degli estranei, i quali la potranno utilizzare fino alla fine del contratto stabilito. Ecco, quindi, qualche consiglio da prendere in considerazione al fine di non incappare in brutte sorprese.

Scegliere con attenzione il locatario della casa in affitto

Il proprietario di casa ha la facoltà di scegliere a chi affittare o meno la propria casa. Di certo non si tratta di una scelta facile, in quanto non è possibile conoscere una persona in così poco tempo. Ad ogni modo bisogna capire le intenzioni di coloro che risultano essere interessati alla casa, soffermandosi inoltre sulle decisioni degli stessi e soprattutto su quanto intendono restare nell’immobile.

Un altro passaggio importante è quello di valutare la situazione economica degli inquilini, in modo da verificare se gli stessi saranno in grado di coprire i pagamenti dovuti. Se poi è possibile godere di ulteriori referenze sugli stessi, tanto meglio.

Stipulare assicurazioni che tutelino i rischi legati al contratto

Una frase apparentemente complicata che serve a decretare l’importanza di stipulare un’assicurazione che copra tutti i rischi che potrebbero presentarsi dalla firma del contratto in poi. Questo significa avere delle tutele laddove gli inquilini non dovessero pagare le spese condominiali o il canone dell’affitto, ma anche laddove la casa venisse in qualche modo danneggiata.

Basterà quindi rivolgersi alle compagnie assicurative che si occupano di questi servizi per beneficiare di tale copertura. Nella maggior parte dei casi è compreso nel prezzo anche il pagamento dell’iter legale che si rende necessario in caso di sfratto.

Chiedere al locatario un deposito cauzionale

Quando si stipula il contratto d’affitto con la persona interessata è bene richiedere al locatario il deposito di una cauzione che funziona come una sorta di garanzia. Nella maggior parte dei casi questa somma corrisponde a 2 mensilità di affitto.

Si tratta di una somma che il proprietario dovrà poi restituire al locatorio quando il contratto non verrà più rinnovato o se questo darà disdetta. Possiamo descrivere questa somma come dei soldi che il proprietario di casa può usare in caso di danni o in mancanza di pagamenti regolari.

Stipulare un contratto in base alle esigenze del momento

Ogni situazione permette di scegliere un contratto di affitto che permette al locatore di soddisfare le sue esigenze. È infatti possibile affittare una casa solo per qualche mese all’anno oppure a tempo indeterminato. Stessa cosa per quanto riguarda la concessione di una casa con i mobili oppure completamente vuota.

Esistono diverse tipologie di contratto anche se la più comune è quella definita 4+4. In questo caso il proprietario concede il canone libero su un contratto che tendenzialmente si rinnova senza problemi. La locazione transitoria è invece quella che non può superare la durata massima di 18 mesi dalla stipula del contratto.


Definire i cosiddetti termini di disdetta

La disdetta è un provvedimento che consente a chi la richiede di porre fine ad un contratto prima della sua effettiva scadenza. L’affittuario può dare disdetta senza particolari problemi ma rispettando i termini previsti dal contratto, mentre il proprietario deve rispettare delle fasi più precise.

Solitamente la disdetta deve essere data con un preavviso di 6 mesi in modo che il proprietario di casa possa organizzarsi con un nuovo affittuario e dare nuovamente la casa in affitto. Ovviamente il proprietario di casa può scegliere anche un periodo più breve poiché tutto va a sua discrezione.

Redigere il verbale di consegna

Anche il verbale di consegna ha la sua importanza in quanto si tratta di un documento che assume validità quando la casa tornerà in possesso del suo proprietario. Parliamo di un foglio nel quale si dichiarano le condizioni della casa, delle varie parti della stessa e degli eventuali mobili al momento della concessione dell’affitto. In questo modo sarà più facile verificare la presenza di eventuali danni e ridurre al minimo liti e incomprensioni.

Elencare la presenza di regole condominiali da seguire

Il proprietario è tenuto a illustrare le regole che vanno a comporre il regolamento condominiale di un certo palazzo e che tutti gli inquilini saranno dovuti a seguire e rispettare per la pacifica convivenza.

Ovviamente il soggetto in questione non è responsabile per le mancanze dei suoi inquilini, ma deve fare di tutto affinché vengano a ridursi i fraintendimenti e le vari liti tra le parti. In alcuni casi individuato dalla Legge possono essere predisposte delle sanzioni verso chi non rispetta queste norme comuni.

Stabilire parametri di abitabilità

Ogni appartamento concesso in affitto ha le sue caratteristiche, le quali andranno messe nero su bianco per evitare inutili discrepanze. Bisogna per esempio citare il numero massimo di persone che potranno vivere in quel determinato posto. È quindi necessario citare nel contratto il nome di tutti coloro che abiteranno la casa, i loro dati personali e tutto quello che concerne gli inquilini in questione. Fondamentale includere anche il divieto di subaffittare la casa ad altre persone in quanto si tratta di un illecito penale.

Richiedere l’intervento di professionisti qualificati

Per portare a termine tutti i punti finora citati è sempre meglio affidarsi ad un professionista del settore. In questo modo si andranno a limitare le possibilità di errore, anche perché la materia della locazione è in continuo aggiornamento e tutto può cambiare da un momento all’altro.

Se le varie parti collaborano tra di loro sarà più facile gestire ogni tipo di situazione, riducendo gli intoppi e stabilendo un ottimo legame tra proprietario di casa ed affittuario. Questo è quello che cinta davvero quando si vuole dare la propria casa in affitto.

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News  09-02-2024