Curriculum vitae, come farne uno perfetto: i trucchi vincenti

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Curiosando tra le pagine del web, è possibile trovare molte informazioni riguardanti la compilazione corretta di un curriculum vitae. Questa ricerca può rivelarsi, però, un po’ caotica: ecco, pertanto, alcuni consigli per presentare una candidatura perfetta.

Cos’è il curriculum vitae

Il curriculum vitae è il documento professionale da presentare in vista di un inserimento nel mondo del lavoro. Si tratta di una sorta di biglietto da visita che ti consente di superare la preselezione. Per questo motivo è importante aggiornarlo in modo costante.

È fondamentale valorizzare le varie esperienze e competenze, sintetizzando efficacemente il tuo percorso lavorativo e non tralasciando le informazioni che possano interessare l’azienda di riferimento. A tal proposito, prima di scrivere un CV, è giusto chiedersi come catturare al meglio l’attenzione del recruiter.

Il curriculum vitae dev’essere sempre accompagnato da una lettera di presentazione, conforme alla posizione che ti piacerebbe occupare. Sono tre gli elementi fondamentali per redigere un curriculum impeccabile: precisione, cura e personalizzazione.

La strategia perfetta per scrivere un curriculum vitae consiste nell’evidenziare le competenze richieste, cercando di adattare la propria storia formativa e professionale alla proposta di lavoro, in modo da poterla applicare anche al nuovo ruolo.

Prima di scrivere un curriculum, è importante tenere conto del fatto che alcune aziende potrebbero richiedere l’Europa CV, il CV in Inglese oppure il Curriculum europeo. Scopriamo, ora, come compilare questo documento nel migliore dei modi.

Curriculum perfetto? Ecco come scriverlo

I dati personali

Scrivere un curriculum vitae è come presentarsi personalmente a qualcuno. Per questo motivo, i primi dati da inserire sul documento riguardano le proprie generalità, ovvero nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza, email e recapito telefonico.

A questi vanno aggiunti eventuali account social, soprattutto se la candidatura riguarda quelle occupazioni legate al mondo digitale. Ricordati di aggiornare il tuo profilo su LinkdIn, condividendo informazioni e ricerche relative alle tue abilità.

Non è obbligatorio allegare una foto al curriculum vitae, ma, qualora decidessi di inserirla, dovrai sceglierne una professionale. Meglio evitare quelle che ti ritraggono in pose o abiti poco idonei alla ricerca di una posizione lavorativa.

Dev’essere una foto recente, formale, magari con un sorriso appena accennato e lo sguardo rivolto all’obiettivo. Se porti gli occhiali, il consiglio è di tenerli. Potresti allegare al CV la stessa immagine del tuo profilo LinkdIn o affidarti a un fotografo professionista.

Come compilare il curriculum vitae e cosa scrivere

Il curriculum vitae riassume le tue esperienze formative e lavorative, pertanto devi fare in modo che sia efficace, senza risultare troppo sintetico o addirittura noioso. Prima di tutto devi descrivere il tuo iter professionale, evidenziando solo i punti più rilevanti per la posizione che vuoi ricoprire.

Per quanto concerne il percorso di studi, è necessario inserire il titolo di studio e gli istituti scolastici frequentati, oltre che il voto conseguito con il diploma o con la laurea. Puoi includere anche eventuali stage formativi all’estero. In relazione alle esperienze lavorative, devi inserire il job title e il tipo di professione svolta, oltre al nome delle aziende con cui hai collaborato.

Naturalmente, devi documentare il tutto con le date di inizio e di fine collaborazione, evidenziando i ruoli ricoperti, le esperienze maturate e gli obiettivi raggiunti durante il tuo percorso professionale. È sempre meglio iniziare dall’ultima esperienza lavorativa, proseguendo con quelle precedenti.

È molto importante, inoltre, ricordarsi di aggiornare costantemente il curriculum, inserendo i vari corsi di formazione seguiti, anche quelli brevi, in modo da mostrare un vero interesse nei confronti della tua professione.

Ambizioni, capacità professionali, punti deboli e pregi

Quando scrivi il tuo curriculum vitae, devi mettere in rilievo le tue virtù e le aspettative che nutri nei confronti della nuova professione. È davvero importante specificare fin dall’inizio gli obiettivi lavorativi e il livello di specializzazione, evitando i dettagli inutili, in modo da suscitare l’interesse dei selezionatori.

Un’abitudine frequente tra i candidati è quella di gonfiare alcune informazioni: questo potrebbe rivelarsi controproducente durante il colloquio di lavoro. Gli addetti alle risorse umane, infatti, dopo aver analizzato dati piuttosto esagerati, potrebbero porre domande più difficili e dettagliate. La sincerità è l’arma vincente per non pregiudicare un’eventuale convocazione.

Come e perché motivare i periodi di inoperosità

Certo, presentare un curriculum vitae con lunghi periodi di inattività potrebbe compromettere la tua candidatura, ma non se questi vengono giustificati con motivazioni verificabili. Non è raro, infatti, che, durante il colloquio, il selezionatore possa chiedere spiegazioni in merito alle dichiarazioni inserite nel curriculum.

Hobby, passioni ed esperienze non lavorative

Poniamo il caso che, dopo un’accurata selezione, il recuiter debba scegliere tra due candidati con credenziali molto simili: uno sei tu ed entrambi siete idonei alla posizione proposta dall’azienda. In questa situazione, il fatto di aver evidenziato nel CV i corsi formativi, le potenzialità professionali e le esperienze relative al ruolo per cui intendi candidarti, può rivelarsi decisivo ai fini di una probabile assunzione.

Diversamente, i tuoi hobby e alcune informazioni strettamente personali potrebbero non catturare l’attenzione del selezionatore, a meno che non si rivelino inerenti alla professione per cui ti sei proposto.

Curriculum vitae: lunghezza e leggibilità

Oltre a fornire una descrizione delle tue competenze e abilità, il curriculum dev’essere facile da leggere e arrivare subito al selezionatore. È opportuno, quindi, non esagerare, limitando l’uso dei colori, dimensioni e font dei caratteri ed evitando di usare fogli colorati.

Per rendere più agevole la lettura, è possibile usufruire di elenchi puntati e parole in grassetto in modo da evidenziare i punti salienti. È consigliabile, inoltre, evitare testi in corsivo troppo lunghi.

Allacciandosi al discorso riguardante la lunghezza del curriculum vitae, non esistono regole precise in merito, ma è consigliabile limitarsi a due/tre pagine al massimo. Questo vale anche in caso di profili ricchi di esperienze lavorative.

Chiedi un parere a familiari o amici

Scrivere un curriculum vitae richiede sicuramente un grande impegno, al fine di ottenere un risultato efficace. Proprio per questo, il parere di un amico, di un familiare o, meglio ancora, di un esperto di risorse umane può rivelarsi un ottimo aiuto.

Traccia le tue candidature

Nel caso in cui tu abbia inviato numerosi curriculum, il consiglio è quello di tracciare tutte le tue candidature per i vari ruoli, annotando l’annuncio, l’azienda di riferimento e la posizione. Potrebbe essere molto utile anche l’indirizzo email del destinatario.

Questi dati potrebbero rivelarsi importanti perché un eventuale colloquio telefonico non ti colga di sorpresa. La telefonata del selezionatore è, infatti, lo step che precede il colloquio vero e proprio, pertanto è importante dimostrare la tua preparazione, ricordando il nome dell’azienda e il ruolo per cui ti sei candidato.

Personalizza il tuo CV in base agli annunci di lavoro

Molti candidati scrivono un curriculum unico, inviandone diverse copie alle varie aziende: non è certo questa la mossa migliore. Colpisce molto di più un curriculum personalizzato in base a ogni offerta di lavoro, poiché i recruiter prediligono le proposte mirate, che mettono in risalto le abilità del candidato in riferimento alle occupazioni disponibili.

Cosa evitare quando si compila un CV

Ecco, infine, un elenco riassuntivo delle cose da non fare quando devi scrivere un curriculum vitae:

– essere poco chiaro/a;

– usare termini tecnici o professionali non significativi per il ruolo ambito;

– fare errori grammaticali;

– essere logorroico/a;

– usare caratteri non idonei o eccedere con grassetto e corsivo;

– scrivere cose non veritiere;

– inviare curriculum uguali per annunci differenti;

– usare sigle e abbreviazioni;

– descrivere un impiego recente, scrivendo al passato;

– utilizzare il termine “io”;

– allegare foto non professionali;

– scrivere frasi troppo lunghe e in modo indiretto.

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News  10-02-2024