Fashion week a Londra: violenza sulle donne è moda?
La stilista Mowalola, di origini nigeriana, ma famosissima nell’alta moda, ha creato una polemica che potrebbe mettere fine alla sua carriera. Nella presentazione della sua ultima collezione, dal nome: Crush che si traduce come: schiacciare, frantumare o stritolare, ha deciso di far sfilare le modelle con gli occhi lividi.
Indubbiamente tutta la linea di gli abiti creati hanno suscitato polemiche e addirittura si pensa ad una “rottura” diplomatica tra Londra e l’Arabia Esaudita.
La prima polemica è nata per la minigonna, molto corta e aderente, con la bandiera esaudita indossata da una delle modelle. Essa rappresenta, secondo alcune interpretazioni giornalistiche, un’offesa diretta alla religione estremista islamica, dato che qui le donne sono costrette a indossare il burka. Usare la bandiera come una minigonna è stata vista in modo negativo.
Poi è stato il momento di presentare le t-shirt con le corone e spine di Gesù. In questo caso è stato palese il disprezzo verso la religione cristiana, ma non possiamo dire che non sia già un “motivo” usato anche da molti marchi sportivi.
A questo punto c’è stato il colpo di grazia, nel senso che si è presentata sulla passerella una modella con gli occhi lividi, pesti. Un trucco elaborato che ha richiesto diverse ore di lavoro delle truccatrici che hanno seguito le istruzioni della stilista Mowalola. La modella indossava poi una maglia con l’immagine di un rapper morto nel 1996 condannato per abusi sessuali, proprio per violenza sulle donne. Un gesto che non è stato assolutamente apprezzato dalle tante associazioni contro la violenza delle donne.
La stampa si è avventata contro la stilista Mowalola che non si era resa conto delle polemiche, ma dato che ancora non ha rilasciato dichiarazioni di alcun genere e non ha spiegato nemmeno quale fosse il significato della sua collezione, il polverone sulla fashion week di Londra non si abbassa. Mowalola si è chiusa nel silenzio!
03-10-2023
